L’ABBRACCIO DEL TANGO

13.07.19 Rammento le decine e decine di prove fatte in sala, le correzioni dell’insegnante, il sudore, la fatica. Ora sono lì, sul parquet liscio immobile come il mio sguardo in attesa di abbracciare la musica. Il mio corpo è un tutt’uno con i battiti del cuore pronto ad abbandonarsi al movimento mosso dall’eco delle note di una musica che accarezza la mia anima. È  qualcosa che non si può reprimere perché fa parte integrante di me, annichilendo anche le lacrime versate. È una sensazione inappagabile sentirsi addosso gli sguardi della gente, sono io che in quel momento prevalgo su tutto. La gente attorno a me può avere qualsiasi pensiero, pochi sanno che per me ballare è respirare, è l’essenza della mia vita. Ballare è simile al sole che spunta dopo un acquazzone, è come la primavera dopo l’inverno, è come un fuoco che non puoi arginare, devi lasciarlo esplodere per forza. E allora ballo, portandomi appresso impegno, coraggio, sensibilità, passione. D’un tratto, davanti a me, non ci sono più volti scrutanti,  rimane la musica, rimango io, lì, ed è allora che sento mio il presente e in quelle “figure” il mio corpo esprime le emozioni che dentro di me vengono a sprigionarsi e mi faccio accompagnare senza più pensare, senza più parlare, in movimenti leggeri nell’aria mentre i piedi che vanno a tempo sulla terra confezionano la parte migliore di me, l’eterno risorgere del sole! (N.C.)

Grazie Carolyn Smith Dance Academy

Image Credits: Nicola Cecchinato “Cecchi.Blog”

. . . buona vita a tutti!

Cecchi è responsabile di quello che scrive, non di quello che capisci! 

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