Sospirando fra i suoi quotidiani pensieri, se la ricorda come fosse ieri, immortalata tra i riflessi delle sue cicatrici sotto pelle, con quel bianco vestito, candido come la sua anima, e in quei momenti impagabili in lui prendeva vita quella indescrivibile sensazione di farfalle nello stomaco che lo portava a toccare il cielo con un dito, contemporaneamente gli sembrava di vivere dentro ad una favola senza tempo, ed erano un’unica emozione, il tutto gli appariva semplicemente stupendo e, così stava succedendo, chiuse gli occhi per un istante, neutralizzandosi dal presente, fino ad incrociare il ricordo più significativo, la prima volta quando l’abbracciò. Un vero toccasana al cospetto di quando era appeso alla vita attento a non ammarare in cuori privi di sfumature essenziali. Non sapeva neppure più a chi credere e litigava con Dio tra le pieghe inaridite della sua fede in cerca di risposte palpabili alle frustrazioni dei suoi eterni perché. Nel viverla gli si erano schiuse porte che al loro interno soggiornavano i suoi giorni affollati da lacrime invisibili, da sospiri ancorati in gola, dalle emozioni vestite a lutto. E a mano a mano, passo dopo passo si accorse dal tremore innaturale sulla sua pelle che qualsiasi brezza può mutare in un vento forte e passionale che spazzi via con inarrestabile speranza i giorni sbiaditi dalla nebbia dell’ipocrisia e dalle paure concepite nel passato. E quello che è stato sembrava più assurdo delle notti dove lei era sempre più vera! Laddove c’erano notti in cui la notte era troppo breve per due cuori veri e amati. Voleva dirglielo da molto magari ad un sospiro dalle sue labbra ma ha preferito scriverglielo in un foglio privo di pause riflessive e da fugaci smorfie di stati d’animo ma, soprattutto perché l’inchiostro dei sentimenti resta indelebile negli orizzonti dei ricordi e, in quel momento non c’era niente al mondo che poteva sostituire quelle porzioni di vita vissute sotto a cieli senza stelle, nel sottofondo rilassante di silenzi straripanti di significati e, in una manciata di vita, aveva compreso che il destino ci aveva messo il suo tempo dettato da date senza età incastonate in due cuori che battevano all’unisono, donandogli l’infinito nel volersi bene per i giorni a venire! Consapevole che ora come allora aveva ancora bisogno di lei e ne avrà fino al suo ultimo respiro, supplicò nel breve intervallo tra un sospiro e l’altro che il loro legame potesse somigliare in fondo a quello che erano quando ad un soffio di fiato avvertivano brividi inesprimibili su di un foglio di carta che davano un valore aggiunto al presente, dove i loro cieli erano irradiati da sogni che danzavano con la realtà che veniva a bussare all’anima in ogni sua gradazione! Nel ricordo profondo di quando il suo sorriso si rispecchiava in lui togliendogli persino l’aria e, in quel preciso istante planava dolcemente senza timori nel suo sguardo, sentendosi a casa (amato)! (N.C. )
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. . . buona vita a tutti!
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