Ti ricordi quando i sogni finivano all’orizzonte della realtà e imparavi ad apprezzare la loro vitalità. Come quelle giornate che giocavi al pallone e lo rincorrevi come fosse l’unica cosa più importante in quella manciata di vita affinché non entrasse in porta, allora diventava una giornata speciale. Iniziavi a cavalcare aquiloni di emozioni che ti portavano oltre a quei muri grigi, il colore dei pensieri degli adulti, mentre il testo di una canzone irrompeva nella monotonia quotidiana di persone semplicemente senza profondità. Era il tempo di noi, quelli che hanno imparato a colorare le sfumature dei sentimenti fra le venature di un’amicizia che profumava di eternità. E in tutte le botte che si prendeva oltre ai lividi ci rimaneva impresso nelle cicatrici un amico per sempre. Nel tempo in cui un suo abbraccio ti durava fino a quel “ciao, a domani”. Non eravamo bambini, eravamo la parte migliore del mondo che ci orbitava attorno, dai valori unici! Non c’erano scuse, lacrime senza senso, cadute senza motivi, sconfitte senza aver combattuto assieme, era il tempo di noi quello dove i sogni e l’amicizia avevano un valore aggiunto sotto la voce indelebile, come un’amicizia infinita! Semplicemente perché un amico è il tuo vivere in ogni dove sotto ad ogni cielo! (N.C.)
. . . buona vita a tutti!
Cecchi è responsabile di quello che scrive, non di quello che capisci!