C’era una volta un’elefantessa che a giorni sarebbe diventata mamma! Il più bel dono che avrebbe mai potuto confezionargli la vita!
Amava passeggiare tra gli alberi della savana, guardare il cielo azzurro allungare la proboscide quasi ad accarezzare le nuvole candide e spumose.
Con il suo passo lento ed armonioso, rispettava tutto e tutti, tra una pausa e l’altra voltava lentamente la sua grande testa sussurrando alla sua panciona. “Quando il mondo ti accoglierà, gustati ogni secondo del suo tempo, non aver fretta di viverlo perché non vivrai mai la stessa giornata due volte, non ci sarà mai lo stesso vento fra le foglie degli alberi e le nuvole non avranno mai tutte la stessa forma. La chiave della felicità è nell’amore verso il prossimo ma ricordati di apprezzare sempre te stesso e le piccole gioie di tutti i giorni.”
. . . grazie mamma elefantessa di come le hai narrato il mondo al tuo piccolo e soprattutto grazie per non avergli mai accennato del mammifero più spregevole in questo mondo, l’uomo! (N.C.)
. . . buona vita a tutti!
Cecchi è responsabile di quello che scrive, non di quello che capisci!