Mentre un raggio di sole ti accarezza il viso, come se la natura ti avvolgesse in un’eterna primavera, ascolta il giorno che verrà, respira, così a fondo da sentire le pareti del torace espandersi per raccogliere l’aria che profuma di rinascita. Il giorno che verrà porta con se un vento che spettina i ricordi, la sua voce suona diversa per la memoria che ridesta l’attesa. Il giorno che verrà veste un silenzio senza età viaggiando da quel mondo di cuori coraggiosi persi o esiliati nei tempi dove le croci di legno incarnavano la resurrezione della “Passione”. Il giorno che verrà, è il tempo di passare oltre con lo sguardo immune dalla contaminazione del nostro “io” e in quella corona di spine rimanere al centro per sorprendere e lasciarsi sorprendere. (N.C.)
Buona Pasqua a tutti!
. . . buona vita a tutti!
Cecchi è responsabile di quello che scrive, non di quello che capisci!