OPERAIO DEL CUORE

Tu che vieni da dove il pane in tavola non è mai avanzato, quel pane dal retrogusto di sacrifici e umiltà. Tu che hai esportato sorrisi in ogni dove ma le cicatrici dell’anima sono rimaste mimetizzate perfettamente tra la tua spontaneità. Il tuo ego non germoglia in nessuna stretta di mano, mentre inondi la gente di ascolto malgrado gli abissi che indossi trattengono le tue onde. Nonostante ciò, continui ad amare, anche se tra le pieghe del cuore c’è rimasta solo polvere di carezze mancate e di abbracci mai esauditi. Perché tu sei un operaio del cuore, che ha imparato a dare un giusto valore ad un respiro e un sospiro, ad una lacrima e ad un sorriso, eh già, alla fine l’unico confine che conosci è lì, in un bacio. (N.C.)

Image Credits: internazionale

. . . buona vita a tutti!

Cecchi è responsabile di quello che scrive, non di quello che capisci! 

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