TONY IL GIORNALAIO

Personalmente sono sempre stato rapito dal tipico odore tipografico che diffondevano nell’aria le pagine dei quotidiani, ma soprattutto ero conquistato da quell’omino con grandi occhiali, con una chioma bianca pettinata all’indietro, mentre inforcava fiero la sua bicicletta anni ’50 dove in una cassettina di legno erano riposti ordinatamente tutti i quotidiani e le riviste pronte per la consegna casa per casa, porta a porta, con puntigliosa meticolosità e, il tutto sempre accompagnato da un sorriso modello “Sandro Pertini”, che valeva più di mille buongiorno! Che il sottoscritto ricordi, le sue vere passioni erano la famiglia e il lavoro. Adorava la moglie Elviretta, i 5 figli: Carla, Sonia, Annalisa, Luciano, Gianluca (mio carissimo amico) e i nipoti. Nel suo lavoro, né sole, né pioggia, né vento o altro elemento atmosferico potevano bloccare l’incedere del temerario Toni, lui non mancava mai un appuntamento con la notizia. Eh già, “Toni il giornalaio”, era tutto d’un pezzo, ligio al dovere il che spiegava tutta la sua spiazzante semplicità. Toni non ha mai tralasciato la dimensione umana della sua professione, in barba agli orari massacranti, alle ferie miraggio e alle ore su ore passate in sella al suo “pony express” e, malgrado tutto ciò, dopo aver portato i giornali, si fermava a scambiare quattro chiacchiere omaggiandoti di una manciata di positività racchiusa fra le sue parole (oltre alle memorabili barzellette). Toni era quel classico uomo che solo a guardarlo ti insegnava il valore della dignità. Biancoscudato dalla nascita, quel “Forsa Padova” tra una pedalata e l’altra mentre accostava le nostre partitelle di calcio nei crocevia di Porta Trento, fa ancora eco tra le vie dei vari rioni. Ecco perché ancora oggi interi quartieri sentono una nostalgia incolmabile di quell’ultimo indimenticabile giornalaio su due ruote. Una figura tipica, unica, insostituibile della Natività e non solo, una vera istituzione. Lui è e rimane quello di sempre, Toni il giornalaio dove il suo sorriso ancor oggi lo puoi adocchiare tra le righe dei quotidiani! (N.C.)

Image Credits: Carla Brugnerotto

. . . buona vita a tutti!

Cecchi è responsabile di quello che scrive, non di quello che capisci! 

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